“[…] io
mi son voltolato e rivoltolato nella vita come un ammalato smanioso nel suo
letto; anche mi somiglio a quelle farfalle notturne sorprese dalla luce o
dall’agonia che rimangono a sbattere disperatamente le ali sui nostri
pavimenti. Donde dunque, se questo è il mio stato naturale, la particolare e
totale mancanza di forze, il vigile spavento?”
Tommaso
Landolfi, La biere du pecheur
E i minuti.
E poi le ore. E le ore sprecate a ragionare del tempo, giorni che non
torneranno indietro. Sarà che ho paura.
(E l’angoscia raffiora).
(E l’angoscia raffiora).
Sarà che la
neve si posa.
Nessuno saprà mai quello
che ha tra le mani se non lo lascia andare. E noi forse dovremmo partire.
Rischiare. Se non la primavera, qualcosa. Che si tenga le sue notti insonni questo
inverno e sleghi i polsi d’argilla.
Photo by Annie Leibovitz
Photo by Annie Leibovitz
è sempre difficile destreggiarsi tra coraggio e paura, tra voglia di lasciarsi andare e di rimanere, tra voli e atterraggi, tra onde e terra ferma...tra rigidità e morbidezza, tra rumore e silenzio, tra ciò che si sa di essere e ciò che si potrebbe scoprire di nuovo...
RispondiEliminaun abbraccio
che bella l'immagine dei polsi d'argilla slegati e come è facile riconoscersi nella condizione che così efficacemente descrivi. Può darsi, comunque, che uno stato sia connaturato e che quella della "sedentarietà" sia la dolce condanna dei contemplativi:)
RispondiElimina...a volte tratteniamo...
RispondiEliminaa volte , se lasciamo libertà, saremo cercati...
a volte è difficile pure il silenzio...
ma ci dona opportunità d'ascolto che altrimenti non avremmo
sereno divenire..
un Sorriso..
dandelìon
Per me che dormo poco è come una perdita di tempo. Paradossale.
RispondiEliminaBacio
Io soffro d'insonnia e ti dirò che, come Kylie, è un po' un paradosso! Ciao :)
RispondiEliminaA me piace molto la notte, se potessi non "la" dormirei mai.Anch'io spesso, vengo sorpreso dalla luce del giorno, schiacciato sul pavimento. Poi mi rialzo, perchè non si può far finta che il quotidiano non esista, pena la pazzia.
RispondiEliminaGrazie tante per questa tua riflessione.
Un caro saluto
in questo periodo ho anche le caviglie d'argilla
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