Arrivare
in un’altra città, con la consapevolezza e il desiderio di volerci vivere o
trascorrere parte della propria esistenza, comporta una serie di pratiche
(talvolta macchinose, ma non è questo il caso) da dover sbrigare. Avendo già
firmato un contratto di lavoro prima di partire, per me è stato più semplice
ottenere in breve tempo tutti i documenti di cui avevo bisogno. Procediamo con
ordine.
1. INTERNET
Per qualche strana ragione, ottenere una
connessione internet (broadband) in casa, richiederà molto più tempo e passaggi
di quelli che vi possiate aspettare. Ancora adesso, scrivo e pubblico grazie al
mio cellulare. Il primo appuntamento utile ottenuto con il tecnico che si
occuperà dell’istallazione è il prossimo 10 di dicembre. Da quel momento
dovranno passare altri 10/12 giorni per poter navigare senza dover “scroccare”.
In tutto impiegherò un mese per avere il wifi e aggiornare il blog dal mio
divano. Potete ovviare comprando una chiavetta (stick), ma le offerte non sono
buone [30 £ per 1GB e 70 £ (si tocca quota 100 euro) per 2GB; è
quello che mi hanno proposto da EE (ladri!)].
2. SCHEDA TELEFONICA
La primissima cosa da fare, se non volete
restare fuori dal mondo, e avete bisogno di comunicare con i vostri familiari, o solo
postare scatti a ripetizione su Instagram per far crepare di invidia i vostri
ex colleghi, è comprare una nuova scheda telefonica (sì, ciò significa avere un
nuovo numero da dover imparare a memoria) e, soprattutto, attivare una
promozione che sia ideale per voi e che soddisfi i vostri bisogni da bulimici
della rete. I miei erano quelli di avere una connessione ad internet veloce e
almeno 2/3 GB di cui disporre. Ho scelto
EE (di cui fanno parte anche Orange e T-Mobile), che mi garantisce con 25
pounds al mese (non è poco, lo so) 400 sms, 200 minuti di chiamate e 4GB di
internet con una connessione 4G {trasmessa con fibre ottiche, velocissima e non
ancora attivata in Italia}. P.s. qualcuno mi ha parlato della vantaggiosissima Lykamobile, devo approfondire!
3. BANCA
Dovete aprire un conto, già, ma sarà più
semplice del previsto. Quando vi recherete in banca, vi verrà comunicato
il giorno in cui è stato fissato per voi l’appuntamento per avviare la pratica.
Il funzionario che mi ha servita ha avuto bisogno solo di qualche notizia sul
mio nuovo lavoro (per intenderci, quanto avrei preso di netto al mese!), sulla
mia nuova e sulla vecchia residenza e mi ha chiesto una "proof of address", ciòè di mostrargli un documento (bolletta o ricevuta della Council
Tax) che attestasse la mia permanenza nel nuovo appartamento (io avevo già chiesto
alla proprietaria di fornirmene una vecchia, visto che io mi sono appena
trasferita). Mi ha aperto un Classic account e that’s it. Tre giorni dopo,
nella posta c’era la mia carta e il giorno seguente è arrivato anche il pin. Posso
fare acquisti, eh già!
4. NATIONAL INSURANCE NUMBER
Per lavorare in Scozia (ma anche in Svezia è
così) bisogna possedere il NIN, una sorta di numero personale a metà fra la
carta d’identità e il codice fiscale. Si ottiene telefonando allo job center
negli orari di ufficio e presentandovi all’appuntamento che fisseranno per voi.
[Che puntualmente sarà in orari assurdi e in giorni lavorativi]. Vi verrà
chiesto perché siete in UK, qual è il motivo del vostro trasferimento, se siete
sposati o siete mai stati condannati (io ho rubato un pacco di liquirizie una
volta, ma non mi hanno mai scoperta e non mi sembrava il caso di sputare il
rospo proprio in quel momento). Portate con voi passaporto, carta d’identità, codice
fiscale e, se l’avete, copia del vostro contratto di lavoro. Nelle due
settimane successive al colloquio dovreste ricevere per posta il vostro NIN. Io non vedo l’ora di ricevere il mio (così, per soddisfazione personale).
5. TRASPORTI
Ad Edimburgo la metro non c’è. Il servizio
di bus che collega i vari punti della città è molto efficiente. Ogni singola
corsa costa 1,5 sterline, £ 3,5 per un biglietto giornaliero. Potete acquistare
il vostro ticket sul bus (accertatevi di avere spicci) o tramite cellulare
utilizzando l’apposita app. Ci sono diverse compagnie, ma io ho sempre preso
al volo i bus della Lothian. Se avrete bisogno di un abbonamento settimanale (£
17) o mensile, dovrete recarvi in uno dei punti accreditati distribuiti
soprattutto in centro. Vi faranno una foto (oscena) e in un minuto la vostra
tessera sarà pronta. Io sono a 5 minuti a piedi dal lavoro. Attraverso un parco
magnifico e sono in ufficio. Ho la mia scheda personale, ma l’ho usata solo 2
volte. (Il tragitto da casa a lavoro e viceversa è la parte della mia giornata
che preferisco, ve ne parlerò. Mentre passeggio sono sempre felice).
6. SUPERMERCATI/CIBO
Ragazzi, siamo in UK. Il posto in cui la
pasta col ketchup è tra le specialità della casa. Ho cercato la mozzarella di
bufala e nada. Il prosciutto di Parma, ma non ve n’è traccia. E il supermercato
sotto casa ha solo le penne lisce di farro! E di dubbia, dubbissima
provenienza. In compenso viva i sandwiches col pollo. Ne vado ghiotta (devo per
forza), e viva, viva le Tyrrells! Le patatine di cui non riesco più a fare a
meno. Guai a non sgranocchiarne un pacco prima di addormentarmi, meglio della
camomilla. (In mancanza di altro, so che capirete). In ogni caso, ci sono varie
catene di supermercati in cui rifornirsi di schifezze a sufficienza: Tesco,
Sainsbury’s, Waitrose e Lidl. Per l’acquisto di detersivi, cacciaviti e martelli
(vi parlerò della mia fantastica avventura con i mobili Ikea) e altre varie
utilità casalinghe, sappiate che c’è qualcosa di grandioso che va sotto il nome
di Poundland. Il posto in cui porti a casa il mondo a 1 sola sterlina. Attrezzi
per l’edilizia e il montaggio fai da te compresi.
Ѐ trascorsa la mia prima settimana qui e in tutto questo bailamme di pratiche da sbrigare, primi approcci alla città e assestamento emotivo, c’è stato anche il mio primo giorno di lavoro. Avrò tempo (e voglia) di parlarvene, perché penso di essere davvero felice. Grata e anche incredula che abbiano scelto proprio me. Piena di voglia di spaccare e ricambiare la fiducia che mi è stata accordata; ma soprattutto perché so davvero che vi piacerà, almeno quanto piace a me. Finisco di mandare giù questo latte macchiato, saluto i ragazzi di Starbucks, compro 1 pacco di chips e torno a casa. Domani sarà un’altra lunga, lunghissima (e bella, ma bella) giornata!
Sei contagiosa (non è un insulto).
RispondiEliminagrandiosa, ma la mozzarella ripiena di ketchup avrà mercato? La lanciamo ?
RispondiEliminaio a installare internet è stato un lampo!
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