Proseguiamo. Tutto è provvisorio. L’insegna del tempo è temporanea. Laddove vorrei essere soprattutto, sono invece assente. L’epoca ronza come un calabrone, in uno strano stato di non-sul-serio. L’incertezza se esistiamo o meno. Stabilmente. Realmente. Se abbiamo lasciato un solco. Il mondo batte i denti come in un attacco di malaria. Il sole tramonta, opalescente.
da Piotruś, di Leo Lipski
la fame potrebbe bastare...
RispondiEliminapenso anch'io.. vedo già meno nuvole all'orizzonte.. waiting for 2012 :D
RispondiEliminaciao Sara
RispondiEliminaSono venuta a salutarti e a conoscerti.
Girellando per il tuo blog ho trovato molti spunti di riflessione e cose stimolanti, nel tuo profilo diversi interessi comuni.
Belli i versi qui sopra.
un saluto Nina