Mi stringeva forte e le mostravo come andare in bici. Sulla mia. Quella rosa senza più rotelle, regalo di papà. Le tenevo la mano quando aveva paura dei mostri. Secondo i suoi calcoli dovevano aver infestato il corridoio di casa cibandosi del buio. Così lasciavo la luce accesa anche di notte, perché uno spicchio di quella arrivasse al suo letto. Per un po’ le bastò la luna. Poi, sempre più spesso, al mattino la ritrovavo accanto a me. Sonnecchiante e soddisfatta. Di quell’incursione riuscita, studiata. Il mio cuscino sapeva di mandorla. E di lei, non di me. Ai pupazzi che ricucivo tagliava la testa. Li aveva incisi tutti, tranne Barbie sirena. La risparmiò per sfilarle le braccia. Ero fiera di lei. Non chiedeva mai. Non ne aveva bisogno. Nessuno al mondo avrebbe potuto mai ottenere da me quello che lei sapeva avere con poco. Era selvatica e filata col miele. Libera. Ho sempre percorso alla cieca ogni strada. Voltandomi a ogni passo sperando che lei ci fosse ancora. Le cedevo il mio posto sull’altalena. Tiravo le corde fino a farle mancare il fiato. Così le piaceva. E restavo a guardarla per ore, stanca, pur di lasciarla giocare da sola. Toccava per prima il portone di casa e per prima abbracciava mia mamma. Ho sempre cercato di darle l’esempio, è sempre stata lei ad insegnarmi qualcosa. E penso all’estate fresca e alla terra, al 1990 e alla terrazza che non finiva mai, mentre la sento gridare. Dall’altra parte del vetro. In una sala travaglio. Chissà se vede il cielo da lì. Io lo cerco da una finestra aperta del reparto. La notte segna il tempo del mistero. La prima stella cadente il miracolo.
L’amore che avevo per Lei adesso è duplicato.
mi hai commosso... auguri a Nadia e alla zia...
RispondiEliminache bel rapporto... anch'io avrei tanto voluto avere una sorella...
RispondiEliminaauguri per questo bel momento che vi unirà ancora di più...
Commosso anche io, hai descritto benissimo.
RispondiElimina:* che brividi!
RispondiEliminaUna vita insieme.
RispondiEliminaUn nuovo essere con cui condividere questo amore - incredibile che l'amore sia sempre moltiplicabile, non ne va a sottrarre da altri.
Tanti auguri, Nadia e zia e piccolina.
e sei rimasta libera
RispondiEliminaMi stai facendo piangere, penso alla mia mamma...e a come la vita sia un circolo. Auguri di vero cuore!
RispondiEliminaPs. Mi hai fatto ricordare tutto l'amore che provo per mio fratello. Grazie.
RispondiEliminache splendide parole...
RispondiEliminaAuguri ad entrambe!!!
p.s.
i triangoli hanno fascino, non sono durevoli, ma regalano amore a tre persone...mi piace cercare di capirli!
Bello poter leggere le emozioni... :-)
RispondiEliminaciao, passeresti dal mio blog? il tuo è molto interessante, scrivi bene =) a me piace molto scrivere e ho dedicato un blog alla scrittura creativa dedicata ai pensieri della vita. mi piacerebbe sapere che ne pensi, questo è l'URL del mio blog: http://noncapiscisenonvivi.blogspot.com/
RispondiEliminagrazie per la visita, se ti è piaciuto potresti consigliare il mio blog a chi potrebbe interessare? Grazie per la disponibilità.
Grazie a tutti davvero!
RispondiEliminaLe parole non rendono la pienezza del cuore..
@Nespola: è un piccolino :)
Un abbraccio a voi, da Nadia e Lorenzo!!
mi sono venuti i brividi con sto post.
RispondiEliminanon averla intorno ogni momento da quando mi sono trasferita all'università.
RispondiEliminami manca terribilmente. mi hai quasi fatta piangere!
Che cushola!<3
RispondiEliminaHai ragione, senza dubbio il più bello tra tutti.
RispondiEliminaHai uno splendido dono riservato solo ad alcuni.
E' estremamente raro costruire immagini, colori, odori e sensazioni nella mente altrui solamente attraverso parole scritte. tu ci riesci.
Immagino potresti essere ancor più efficace su un libro stampato.
non limitarti mai, sei bravissima.