
Ci sono rondini che non fanno il
nido. Rondini che non lo hanno mai lasciato. Altre che non ne hanno visto uno. Eppure
tutte tendono le ali. A un tuffo d’aria s’affidano, se è sòrte. Al vento il volo,
la direzione, lo spostamento, l’atterraggio. Al vento l’angoscia, la paura di
perdere quota. Al vento l’attesa di ritrovare casa. Al vento ogni intenzione seria
di pronunciamento. Una rinuncia, poi il proseguimento. Al vento la forma, la velocità,
il dislivello. Al vento le zampe intirizzite dal freddo. Al vento di notte, che
non sembra finire. Al vento, sfiorando le stelle ancora calde. Al vento ogni
coscienza di sé, al vento il proprio nome. Al vento il vestito d’uccello, una
manovra azzardata, il paragone. Al vento ogni mistero, al vento il dubbio, il
cimitero. Al vento, perché al vento è finito il creato. Ci sono rondini che non
troveranno mai la strada, ma avranno il pelo chiaro e gli occhi d’acqua di chi l’ha sempre cercata.
Photo by Bernard Blossu