Varrà comunque la pena introdurre un ulteriore
elemento di riflessione che mi sta particolarmente, in questi tempi, caro e
cioè: non potrebbero queste poesie anche chiamarsi "APPUNTI DI UNA FENOMENOLOGIA DELL'ABBANDONO?".
Non potrebbero cioè costituire, nella loro secchezza e lapidarietà, ardenti
reperti cerebrali della nostra comune situazione di abbandonati? Di abbandonati
dalle cose, dal mondo, da noi stessi? Non potrebbero esprimere ANCHE la umana condizione di stare soli, sotto
il sole, a dimostrare che siamo senz'ali. E che niente ci protegge dall'Amore?
P. V. Tondelli
Adorabile Tondelli, del quale ho letto (quasi) tutto. Un grande giovane intellettuale, uno degli ultimi (forse).
RispondiEliminaIo l'ho scoperto grazie a una persona speciale. Così, lo amo anche di più di quanto farei.
RispondiEliminaCiao Alligatore!
Bel brano. Dall'amore non ci difende nessuno.
RispondiEliminaBuon sabato!
Baci
dicono che ci sono degli ombrellini di carta di riso speciali che ce la fanno a proteggere dell'amore
RispondiEliminaNe ordinerò uno su Amazon di dimensioni improbabili. :)
RispondiEliminanon troppo grande e facci qualche buchino per respirare
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