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CUORE DI SEPPIA

Journal of poetry - ART - SPIRIT - LIFE



martedì 3 dicembre 2013

#3 Pratiche burocratiche

Arrivare in un’altra città, con la consapevolezza e il desiderio di volerci vivere o trascorrere parte della propria esistenza, comporta una serie di pratiche (talvolta macchinose, ma non è questo il caso) da dover sbrigare. Avendo già firmato un contratto di lavoro prima di partire, per me è stato più semplice ottenere in breve tempo tutti i documenti di cui avevo bisogno. Procediamo con ordine. 

1. INTERNET 
Per qualche strana ragione, ottenere una connessione internet (broadband) in casa, richiederà molto più tempo e passaggi di quelli che vi possiate aspettare. Ancora adesso, scrivo e pubblico grazie al mio cellulare. Il primo appuntamento utile ottenuto con il tecnico che si occuperà dell’istallazione è il prossimo 10 di dicembre. Da quel momento dovranno passare altri 10/12 giorni per poter navigare senza dover “scroccare”. In tutto impiegherò un mese per avere il wifi e aggiornare il blog dal mio divano. Potete ovviare comprando una chiavetta (stick), ma le offerte non sono buone [30 £ per 1GB e 70 £ (si tocca quota 100 euro) per 2GB; è quello che mi hanno proposto da EE (ladri!)].
  
2. SCHEDA TELEFONICA 
La primissima cosa da fare, se non volete restare fuori dal mondo, e avete bisogno di comunicare con i vostri familiari, o solo postare scatti a ripetizione su Instagram per far crepare di invidia i vostri ex colleghi, è comprare una nuova scheda telefonica (sì, ciò significa avere un nuovo numero da dover imparare a memoria) e, soprattutto, attivare una promozione che sia ideale per voi e che soddisfi i vostri bisogni da bulimici della rete. I miei erano quelli di avere una connessione ad internet veloce e almeno 2/3 GB  di cui disporre. Ho scelto EE (di cui fanno parte anche Orange e T-Mobile), che mi garantisce con 25 pounds al mese (non è poco, lo so) 400 sms, 200 minuti di chiamate e 4GB di internet con una connessione 4G {trasmessa con fibre ottiche, velocissima e non ancora attivata in Italia}. P.s. qualcuno mi ha parlato della vantaggiosissima Lykamobile, devo approfondire!

3. BANCA 
Dovete aprire un conto, già, ma sarà più semplice del previsto. Quando vi recherete in banca, vi verrà comunicato il giorno in cui è stato fissato per voi l’appuntamento per avviare la pratica. Il funzionario che mi ha servita ha avuto bisogno solo di qualche notizia sul mio nuovo lavoro (per intenderci, quanto avrei preso di netto al mese!), sulla mia nuova e sulla vecchia residenza e mi ha chiesto una "proof of address", ciòè di mostrargli un documento (bolletta o ricevuta della Council Tax) che attestasse la mia permanenza nel nuovo appartamento (io avevo già chiesto alla proprietaria di fornirmene una vecchia, visto che io mi sono appena trasferita). Mi ha aperto un Classic account e that’s it. Tre giorni dopo, nella posta c’era la mia carta e il giorno seguente è arrivato anche il pin. Posso fare acquisti, eh già! 

4. NATIONAL INSURANCE NUMBER 
Per lavorare in Scozia (ma anche in Svezia è così) bisogna possedere il NIN, una sorta di numero personale a metà fra la carta d’identità e il codice fiscale. Si ottiene telefonando allo job center negli orari di ufficio e presentandovi all’appuntamento che fisseranno per voi. [Che puntualmente sarà in orari assurdi e in giorni lavorativi]. Vi verrà chiesto perché siete in UK, qual è il motivo del vostro trasferimento, se siete sposati o siete mai stati condannati (io ho rubato un pacco di liquirizie una volta, ma non mi hanno mai scoperta e non mi sembrava il caso di sputare il rospo proprio in quel momento). Portate con voi passaporto, carta d’identità, codice fiscale e, se l’avete, copia del vostro contratto di lavoro. Nelle due settimane successive al colloquio dovreste ricevere per posta il vostro NIN. Io non vedo l’ora di ricevere il mio (così, per soddisfazione personale). 

5. TRASPORTI 
Ad Edimburgo la metro non c’è. Il servizio di bus che collega i vari punti della città è molto efficiente. Ogni singola corsa costa 1,5 sterline, £ 3,5 per un biglietto giornaliero. Potete acquistare il vostro ticket sul bus (accertatevi di avere spicci) o tramite cellulare utilizzando l’apposita app. Ci sono diverse compagnie, ma io ho sempre preso al volo i bus della Lothian. Se avrete bisogno di un abbonamento settimanale (£ 17) o mensile, dovrete recarvi in uno dei punti accreditati distribuiti soprattutto in centro. Vi faranno una foto (oscena) e in un minuto la vostra tessera sarà pronta. Io sono a 5 minuti a piedi dal lavoro. Attraverso un parco magnifico e sono in ufficio. Ho la mia scheda personale, ma l’ho usata solo 2 volte. (Il tragitto da casa a lavoro e viceversa è la parte della mia giornata che preferisco, ve ne parlerò. Mentre passeggio sono sempre felice).

6. SUPERMERCATI/CIBO 
Ragazzi, siamo in UK. Il posto in cui la pasta col ketchup è tra le specialità della casa. Ho cercato la mozzarella di bufala e nada. Il prosciutto di Parma, ma non ve n’è traccia. E il supermercato sotto casa ha solo le penne lisce di farro! E di dubbia, dubbissima provenienza. In compenso viva i sandwiches col pollo. Ne vado ghiotta (devo per forza), e viva, viva le Tyrrells! Le patatine di cui non riesco più a fare a meno. Guai a non sgranocchiarne un pacco prima di addormentarmi, meglio della camomilla. (In mancanza di altro, so che capirete). In ogni caso, ci sono varie catene di supermercati in cui rifornirsi di schifezze a sufficienza: Tesco, Sainsbury’s, Waitrose e Lidl. Per l’acquisto di detersivi, cacciaviti e martelli (vi parlerò della mia fantastica avventura con i mobili Ikea) e altre varie utilità casalinghe, sappiate che c’è qualcosa di grandioso che va sotto il nome di Poundland. Il posto in cui porti a casa il mondo a 1 sola sterlina. Attrezzi per l’edilizia e il montaggio fai da te compresi.

Ѐ trascorsa la mia prima settimana qui e in tutto questo bailamme di pratiche da sbrigare, primi approcci alla città e assestamento emotivo, c’è stato anche il mio primo giorno di lavoro. Avrò tempo (e voglia) di parlarvene, perché penso di essere davvero felice. Grata e anche incredula che abbiano scelto proprio me. Piena di voglia di spaccare e ricambiare la fiducia che mi è stata accordata; ma soprattutto perché so davvero che vi piacerà, almeno quanto piace a me. Finisco di mandare giù questo latte macchiato, saluto i ragazzi di Starbucks, compro 1 pacco di chips e torno a casa. Domani sarà un’altra lunga, lunghissima (e bella, ma bella) giornata!



3 commenti:

  1. Sei contagiosa (non è un insulto).

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  2. grandiosa, ma la mozzarella ripiena di ketchup avrà mercato? La lanciamo ?

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  3. io a installare internet è stato un lampo!

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